Stasera alle 21, nel parco della Casa Museo Colibri di Urzano, sarà presentato il volume numero 3 degli Appunti di Valle, collana edita dal Centro Studi delle Valli del Termina, nel quale un castagno, abbattuto perché seccato, di 115 anni (tanti sono i cerchi rilevati nella sezione del suo tronco), racconta i fatti storici di cui è stato testimone durante la sua esistenza.
Piazzale Inzani XX secolo, ultimo quarto, olio su tela
Con il dipinto di oggi ci spostiamo in Piazzale Inzani, nel cuore dell’Oltretorrente, il quartiere situato di là dall’acqua, cioè al di là del torrente Parma. Il piazzale deve il suo nome alla strada principale, Strada Giovanni Inzani, che da Strada D’Azeglio, di fronte l’Ospedale Vecchio, si addentra all’interno del quartiere; le altre strade intorno alla piccola piazza sono Borgo Fiore e Via Domenico Galaverna. L’opera in oggetto è databile all’ultimo quarto del XX secolo ed è firmata in basso a sinistra “Colibri”, nome d’arte di Bruno Bricoli.
La Casa-Museo dell’artista e letterato Bruno Bricoli in arte Colibri (Parma 1926-1996) è situata a Urzano di Neviano degli Arduini (PR).
La collezione di dipinti, visitabile dal 2011, dal 2016 ha una nuova gestione e si appresta ad affrontare una nuova stagione grazie al Centro Studi delle Valli del Termina.
Info al numero 0521493148, oppure contattando il Centralino del Comune di Neviano al numero 0521843110 o l’Ufficio di Informazioni Turistiche del Parco del Monte Fuso.FB Casa Museo Colibri Orari: Sabato e Domenica 15:30 – 18:00Info: 0521 843141
E’ un binomio di assoluta attualità quello che lega l’uomo alla terra ed ai suoi frutti. Una terra intesa come amica, da cui ricavare il cibo, a cui affidare il nostro futuro ma anche una terra troppo spesso devastata, derubata delle sue potenzialità. Oggi più che mai la salvaguardia del pianeta è tema aperto al confronto e il lungo lockdown dovuto al Coronavirus ha suggerito una pausa di riflessione sul nostro modo di vivere, aspetto che gli artisti hanno spesso affrontato nel tempo con animo e convinzioni diverse.
Anche Colibri ha colto questo mondo guardando in primo luogo dentro di sè; ha raffigurato col suo pennello intriso di pochi colori quanto ha visto e vissuto partecipando a sofferenze gioie e dolori di quell’angolo di mondo in cui è nato.
Ecco allora una mostra, nella mostra permanente delle Casa Museo Bruno Bricoli (Colibri), che racconta l’uomo ed il lavoro, il suo rapporto diretto con la natura, il duo lavoro dei campi, la raccolta dei frutti, in quei luoghi dove sopravvivere è difficile ma a volte la vita si rivela più intensa e carica di valori.